28 marzo 2011

Terza tappa Trofeo Scaligero






Cari amici, si è svolta domenica appena passata la terza e ultima tappa del Trofeo Scaligero, organizzata dal bravo Leonardo Gorrieri. Anche in questa occasione ci siamo distinti. La squadra che ho selezionata per quasta trasferta si presentava così: Lorenzo Rado, Alvise Segalin, Sofia Morellato, Kilye Palazzo, il piccolo Ludovico Oniga, alla sua prima esperienza di gara, e il sottoscritto.
Lorenzo, indipendentemente dalle medaglie, dimostra di essere ogni volta più presente e reattivo, Alvise si è lasciato sfuggire la medaglia per una piccola svista a fine prova che gli è costata purtroppo cara, ma anche lui in netta crescita; Sofia porta a casa un bellissimo oro nella categoria Esordienti "A", a prova che il lavoro fatto in palestra la ripaga di tutti i sacrifici; Kilye paga anche lei purtroppo una disattenzione che le costa almeno il bronzo, mentre il piccolo Ludovico, finisce la sua prova di kata alla velocità della luce, stordito da tanta novità.
Io cedo l'oro al bravo Carlos, maestro argentino di lunga esperienza.
Saluti a tutti, Maestro Christian

22 marzo 2011

Spostato Trofeo della KATANA

Cari amici,
Il trofeo della KATANA è spostato da venerdì a sabato ore 16.30, saluti Maestro Christian

21 marzo 2011

Trofeo della Katana, tappa di Marzo

Questo Venerdì è confermata la tappa della GARA della KATANA di marzo.
Inizio ore 17.00, fine ore 18.00

Variazione data esami

Cari amici,
la data d'esame della Accademia arti marziali Venezia è stata spostata a sabato 2 Aprile tra le 16.00 e le 19.00.
Distinti saluti, Maestro Christian

17 marzo 2011

Selezione regionale di Kata Junior e Senior 2011



Cari amici, domenica 13 marzo a Ponte di Piave, alla selezione regionale di kata, valevole come qualificazione per la fase nazionale, gli atleti della nostra scuola si sono di nuovo comportati bene. Elia Badolin e Annalisa Lanari sono riusciti infatti a classificarsi mentre Gregory Facchini ha dovuto "accontentarsi" del bronzo.
Tutta la palestra si unisce in un bocca al lupo a questi bravi ragazzi.
Oss, maestro Christian

16 marzo 2011

Resoconto di un combattimento


Open d’Olanda 5/6 marzo 2011-03-09

Ero a bordo di uno dei quadrati di gara. I combattimenti si erano susseguiti a ritmo incessante per tutta la giornata, ma nessuno, fino adesso, mi aveva entusiasmato.

Croati, marocchini, olandesi, francesi e tanti altri si erano dati il cambio in una giostra di pugni e calci.

Gli atleti avevano dimostrato tutti una grande intensità, peraltro normale quando si combatte a livelli così alti, tuttavia, ancora nessuno mi aveva trasmesso una vera emozione.

“Forse ne ho visti fin troppi” pensavo, ed in effetti, con 40 anni di pratica e 35 di gare, potevo anche ritenere normale un tale tipo di pensiero.

Improvvisamente lo notai. Solitario, testa completamente rasata, alto circa un metro e novanta, fisico asciutto, scattante, vibrante. Si stava scaldando. Mi colpì non tanto la sua velocità, quanto l’espressione dura del suo volto, abbinata, paradossalmente, ad un evidente sentimento di paura. Sì, l’uomo, uno svedese, aveva paura. Gliela lessi negli occhi, la percepii nei suoi movimenti, da come guardava gli altri quasi di sottecchi. Ma lessi anche qualcos’altro.

“Strano” pensai, e cominciò a montare la mia curiosità.

Nel frattempo, un ottimo combattente marocchino stava mettendo in evidenza grandi abilità tecniche abbinate ad un coraggio da leone. Per un attimo, in cuor mio, sperai che arrivassero a confrontarsi.

Li chiamarono, lo svedese e il marocchino.

Uomini forti e preparati che combattono la loro paura. La cosa mi incuriosiva. Avrei visto, comunque, fin dalle primissime battute di che pasta era fatto lo svedese.

Entrò nel quadrato. Voglia di fare preponderante. Un veloce saluto ai giudici e all’avversario e attese nervoso il via dell’arbitro.

Ottima postura di piedi, gambe, busto e braccia me lo catalogarono come un atleta consapevolmente preparato.

Attese e studiò l’avversario marocchino. A pochi metri da me, un grosso gruppo incitava il marocchino: i compagni di squadra.

Lui, era solo. Partirono le prime bordate da ambedue le parti. Pugni che volavano rasentando le orecchie, calci al volto che per pochissimo non portavano via la testa. Poi, con un pugno, il marocchino lo colpì in piena faccia. Lo svedese lo sentì. Gli occhi strabuzzarono ognuno per conto suo. Velocissimo allora, reagì e rispose con un saettante calcio alla testa da cortissima distanza, dimostrando non solo prontezza di spirito ma anche una grandissima abilità tecnica. Aveva risposto deciso ma gli occhi parlavano ancora del colpo appena preso in faccia.

L’arbitro fermò l’incontro e controllò i danni. Nessuno dei due si lamentò. Sguardo nel vuoto, aspettavano solo il via per riprendere un discorso, del tutto personale, appena interrotto.

Non c’era animosità nel loro atteggiamento , né nei loro occhi. Nessun punto assegnato.

Entrambi accettarono il giudizio arbitrale e ripresero a combattere. Lo svedese improvvisamente gettò un urlo e si lanciò in avanti con una raffica di pugni. Agilissimo il marocchino evitò, schivò, parò e, al limite dell’uscita dal quadrato, che gli sarebbe costato l’ammonizione e di conseguenza un punto a favore dello svedese, fece di tutto per non uscire. Lo svedese allora, arrivato praticamente corpo a corpo, improvviso come l’attacco di pugni di poc’anzi, lo afferrò e lo fece volare sopra la propria testa, facendolo atterrare pesantemente al suolo. Lo svedese fu sul punto di sferrare il colpo definivo alla testa del marocchino a terra quando questi, a sua volta, si divincolò come un gatto impazzito, e da terra gli sferrò un calcio alla tempia. Solo i riflessi da ghepardo salvarono la testa dello svedese che fu costretto ad una improvvisa parate che concedette quel decimo di secondo necessario al marocchino per rialzarsi.

Rapidamente si riaffrontarono. I secondi passavano e stava per scadere il tempo a diposizione. Nessuno dei due voleva la parità e altri tre minuti di delirio immediato. Lo svedese si lanciò di nuovo in avanti e sferrò un calcio circolare alla tempia. l’avversario intuì, parò e in volo si girò sul posto e, con una rotazione completa di 360° su sé stesso, rispose con un completo calcio circolare alla nuca dello svedese.

Tre punti. Tempo scaduto. Vittoria.

I due, dopo una giornata intera di combattimenti, si guardarono sfiniti, e si abbracciarono come soltanto chi è stato in una terra dura, sconosciuta e inospitale, e ne è venuto fuori, può capire. Il grande svedese tradì una piccola nota di disappunto ma riconobbe il merito.

Eleganza nella sconfitta.

15 marzo 2011

Un vecchio volantino


Il fronte-retro di un vecchio volantino ricordo del primo 2000

Articoli




Festa Nazionale

Cari amici,
in vista della Festa nazionale di Giovedì 17 marzo le attività della ACCADEMIA ARTI MARZIALI subiranno le seguenti modifiche:
Leoni e Tigri faranno due ore martedì 15 marzo( oggi) per chi non volesse perdere la lezione di giovedì 17, mentre rimane inalterato l'allenamento agonisti di Kata previsto per venerdì 18, alle ore 17.
Per quanto riguarda gli adulti, onde non perdere la suddetta lezione è possibile venire a recuperare, mercoledì 23, cioè mercoledì prossimo, non questo in arrivo.
Per quanto riguarda l'allenamento agonisti di kata adulti, previsto per venerdì 18, ore 19, esso rimane inalterato.
Saluti, Maestro Christian