30 settembre 2012

Sinfonia





29 settembre, fiato sospeso.  
A volte ci infiliamo in situazioni in cui nulla sembra cambierà nella nostra vita, anche se falliamo. Il nostro lavoro non subirà variazioni di sorta. Il giorno dopo il sole sorgerà e tramonterà comunque e le persone a noi care continueranno a volerci bene, lo stesso.
Tuttavia noi ci siamo prefissi un obiettivo. Il volerlo affrontare, combattere e superare diventa una questione personale. Vogliamo mantenere la parola con la persona noi più cara: noi stessi. Molti pensano che il cambio di cintura non sia in realtà così importante.

Un giorno, ero in compagnia del Maestro Shirai in uno dei nostri tanti viaggi, e un’atleta non si capacitava dell’importanza che veniva data alla cintura nera, o a qualunque esame di karate.
“…. ci sono cose molto più importanti e profonde nel karate-do, e nella vita”.
“Giusto”- sentii dire al Maestro-“prima però fallo, e superalo. Poi puoi dire che non è importante”.
E’ la metafora di avere il coraggio di affrontare le proprie paure e insicurezze. Di sapersi adeguare alle regole che la vita ci impone. Tutti i giorni. E all’interno di quelle stesse regole sapere tirare fuori il meglio di noi stessi.  Così come il pianista è costretto dalla limitatezza dei tasti del pianoforte, così dobbiamo essere in grado, noi, di eseguire la grande sinfonia della nostra vita.
Sabato mattina ho avuto l’onore di condurre i miei otto musicisti ad un momento di grande assolo.
Li ho guardati concentrarsi, trovare le intime motivazioni.
 Con orgoglio li ho visti imporre le prime note sul tatami d’esame. Ognuna splendida, magnifica nella sua unicità. E poi lanciarsi, come il muro di un’onda ormai inarrestabile, nel pieno della loro esecuzione.
Ogni tanto il loro sguardo si è alzato, gocciolante, come a cercarmi, per una conferma di cui non avevano ormai più bisogno. Ma come amici, come una famiglia, l’energia, il conforto e l’affetto sono scorsi tra di noi, e ho gioito della grande musica che ognuno di loro ha scoperto di essere in grado di suonare.

Luca Bertaglia, Fabrizio Bergantino, Ingrid  “Inge”Ganthaler : primo dan.
Gregory Facchin, John Ventura: secondo dan.
Sandro “Sandrin” Rinaldi, Bruno Pajalich, Annalisa Lanari: terzo dan.


Oss,
Christian









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