Diario di bordo
Esami di palestra, dicembre 2007
Suona la sveglia, 07.00,
Resto a letto ancora un po’. 7.30. Devo alzarmi. Mi siedo bordo letto. Sono stanco. Non stanchissimo ma gli ultimi due mesi sono stati veramente intensi. Un’ultimo sforzo, un’ultimo impegno serio. Il corpo caldo della frency è disteso placidamente sotto il piumone. Al caldo. Va bene così , il freddo mi aiuterà a svegliarmi prima e a rendermi operativo. Acqua fredda per lavarmi, barba e denti. Le prime luci del giorno che entrano nel bagno avvertono di una giornata tersa . Tersa e fredda come una giornata di montagna. Caffè, kimono, borsa, un bacio al mio amore e mi accingo ad uscire e ad affrontare la mia giornata , i miei doveri. Suona il cellulare. “maestro dove ti xè? - Sto uscendo, sei giu’? Si te spetto. - Ottimo, arrivo” bello cominciare il lavoro insieme ad un’amico. La presenza di Paolo mi scalda sempre il cuore.Aria fredda. Mi piace. Respiro a pieni polmoni quest’aria tersa della prima mattina. Carica, piena mmmmh.Il caldo,sincero sorriso di Paolo mi saluta attraverso il vetro del bar dei cinesi. Camminata mattutina per calli e campi deserti. Domenica mattina, dicembre. Ma sono esattamente dove vorrei essere. Chiacchiere sul karate. Arsenale. Piero, Matteo, Veronica, Giulia sono , come è giusto che sia, già lì. Cappucino e croissant? Ma si, è ancora presto.Uomini e donne con me da anni. Collaudati, temprati, allenati . Sguardi, sorrisi, saluti che rivelano approvazione, complicità, corrispondenza biunivoca, senso di orgoglio di casta.
Non la Veronica. Ma è un problema suo . Probabilmente molto, molto più grande di quanto io ma anche lei creda. Non vedo nulla di buono intorno a lei. Brutto carattere, pessimo atteggiamento. Secondo me il peggio è ancora tutto da venire. Ma solo lei può aiutarsi. Ci prepariamo ad accogliere le scuole di karate per l’esame. Leoni, tigri, lupi, squali, pirana, adulti. Genitori, ultimi accorgimenti per la dimostrazione. Impegnativo, ma il gruppo è ormai collaudato. Troppi anni. Tutto procede veramente nel migliore dei modi.
Come al solito improvviso qualcosa in tempo reale nella dimostrazione. A me piace così.
Lo studio della combinazione dei nove ha dato i suoi frutti.
Soddisfatto.
Finito. Tutti sono andati a cambiarsi. Anche loro soddisfatti. Bene. Resto solo in mezzo al palazzetto. La nave è giunta in porto, come da programma, sana e salva. Le mie intuizioni, il mio modo di fare e vedere il karate non sempre sono completamente ortodossi. I risultati parlano. E a me piace così .
16 dicembre 2007
1 dicembre 2007
mondiali jesolo 07
Diario di bordo,
Campionati del Mondo per club Jesolo 1,2 dicembre 2007
Siamo alla fine del 2007.
L’anno è stato pieno di impegni. Le soddisfazioni non sono mancate. Anche le cocenti delusioni. Ma fanno parte di un tutt’uno. Sono le due facce della stessa medaglia. Il bene e il male si bilanciano sempre. È il Tao.
Novembre è iniziata la marcia finale. 11 medaglie ai Campionati Italiani a Roma, 2 medaglie al Meeting Europeo a Ferrara, ma io continuo a sottoporre i ragazzi a grandi prove. Gli allenamenti ( fino a 3 ore ogni giorno) e i test mach contro altre scuole fortissime del nord-Italia si susseguono. Quando non siamo in palestra o in palazzetto siamo in macchina. Verona, Brescia, Vicenza e così via.
Nel frattempo ci sono gli esami di cintura nera per De poli, Vianello, Bubacco (l’olandese volante ricordate? ), Badolin, Costantini, Busetto e il 2° dan di Marinaro. Promossi tutti a pieni voti, Busetto rimandato ma è solo questione di tempo, forza Nicolò!
E arrivano i Mondiali.
I ragazzi sono tirati, decisi, forti ma anche un po’ impauriti.
L’incognita è forte.
Jesolo è ormai dietro l’angolo. 14 atleti selezionati.
Il primo giorno è dedicato al kata.
I kata si susseguono a ritmo vorticoso. 1, 2, 3, fino a 4 prove per arrivare in finale a 3. Ci arrivano Pavanini, Brussa, Costantini, Facchini. Sfiorano la finale Scarpa e Ventura per pochissimi decimi di punto!
È già ottimo così. Ma i ragazzi mordono il freno e buttano dentro anche quello che non hanno.Risultato finale: 1° Pavanini Caterina, 1° Brussa Nicolò, 2° Costantini Alessio, 3° Facchini Gregory.
Comincia la prova a squadre e quelli che non ce l’hanno fatta hanno la loro seconda possibilità. Un lusso. Ma lo sfruttano. Costantini, Scarpa, Ferretti arrivano a 1 decimo di punto dall’oro mondiale. Lo stesso dicasi per Ventura, Facchini, Badolin. Altri 2 argenti.
Bilancio del primo giorno: 2 oro, 3 argento, 1 bronzo.
La prima giornata è stata lunghissima e dura. Arriviamo a casa a mezzanotte. Il giorno dopo sveglia alle 5. Alle 8 siamo già davanti al palazzetto.
Oggi tocca il combattimento.
I guerrieri di ieri sembrano dei gattini.Mah! In questi casi sorge la solita domanda: ce la faranno?
Fortunatamente li ho selezionati bene e allenati meglio.
Si perché russi, tedeschi, slavi non sono certo farina da ostie! Grandi e piccoli sono combattenti micidiali. Velocità, determinazione, ottima strategia di combattimento e nessuna paura di prenderle o darle è il loro marchio di fabbrica. Guardo i visi dei ragazzi. Come reagiranno a tanta ferocia e determinazione?
E’ stata la giornata più epica e gloriosa della mia carriera di maestro-allenatore.
Avevo atleti presenti in quasi tutti i campi di gara e Paolo Scarpa e Claudia Marinaro sono stati veramente di grande aiuti. Urla, incitamenti, cambi di strategia di combattimento si susseguivano. Atleti che non ce la facevano più vincevano altri 3 incontri. “COMBATTI”. Abbiamo mandato a casa Russia 2! Credo di aver urlato, litigato con gli arbitri, consigliato gli atleti come non mai in vita mia. Ho veramente attinto a tutta la mia esperienza.
Risultato: Pasini Piero 2°, Marchese Giuseppe 2°, Gasparini Giulia 2° in 2 specialità, Badolin Elia 2°, Veronese Veronica 3°.
12 medaglie in due giorni. Classifica finale per società ai Campionati del Mondo per club : QUARTI.
Gara finita. In cerchio guardo i miei ragazzi. La mia emozione è enorme. Sono pestati, ansimanti ma dritti e fieri. L’orgoglio è enorme. Dove ci hanno battuto lo hanno fatto meritatamente e abbiamo sempre reso onore all’avversario e al loro maestro. “ Combatti”è stata la parola d’ordine . E l’abbiamo fatto . E siamo rimasti fino alla fine.
Il segreto del successo? Beh è semplice.
L’aiuto enorme degli sponsor: TIME CONCEPT, LE BRICOLE, AURORA CAFFE’, ASSICURAZIONI GENERALI, HOTELS LA FENICE, FERRO e LAZZARINI, CASINO’ DI VENEZIA.
Sudore, fatica, dedizione e sacrificio.
Con l’occasione approfitto per porgere i più sentiti auguri di buon Natale e felice Anno Nuovo a tutti .
OSS m° Gonzales
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