La giornata è stata calda....afosa.
I turisti sono ovunque; intasano anche le callette più nascoste e strette. Si fermano a sedere sui ponti impedendoti il tuo normale passaggio perché loro hanno il diritto di godersi la loro vacanza , così come tu hai il diritto di poter andare a lavorare senza dover continuamente schivare gente con il naso all’insù a guardare dove si sono persi.
Otto,nove perfino dieci ore di lavoro. Ma stasera avremo quello che pochissimo al mondo possono permettersi: allenamento in spiaggia. Via i vestiti un po’ appicicaticci, braghe del kimono, cintura e via a petto nudo ad allenarmi con quella batteria di matti con i quali mi diverto tanto. La sabbia sotto i piedi, il vento leggero del mare, sudore senza problemi e respiro a pieni polmoni. Dio, che liberazione! E poi, quel bagno finale, mentre il sole finisce un giorno che meglio di così non poteva.
Sabbia ,sudore, ansia, stress tutto lavato dall’allenamento, dal tramonto concesso a noi pochi privilegiati e iniziati. Via, lavato tutto da quell’ultimo tuffo finale che tutto rigenera. Evviva, che bello essere vivo...
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