8 maggio 2012

Luca Bertaglia in gara

Cari amici,
ecco invece il punto di vista dell'altro nostro atleta medagliato, argento, domenica al Trofeo Veneto, Luca Bertaglia:

"Domenica 6 maggio. Che ci sto a fare a 45 barrette con a casa due bei gatti e un pacco di film da vedere in comoda posizione orizzontale a una competizione di karate? "A fare una prova generale dell'esame di nera per verificare come sostieni la pressione". Quelle parole del sensei/psicologo Christian Gonzales mi avevano
facilmente convinto e a onor del vero anche tranquillizzato: "Tanto sono qui solo per verificare la condizione tecnica, non il risultato" mi dico. Piu' che una convinzione è ovviamente una puntata della celebre e rinomata serie: "A ognuno il suo Valium"...ma caso vuole tale "farmaco" abbia un'efficacia limitata, i suoi effetti narcotizzanti svaniscono non appena vedi gli avversari, senti l'attrito immancabilmente ostile del tatami sotto i piedi, ricevi un fogliettino con un elenco di nomi astrusi che intuisci essere i kata tra cui dovresti scegliere... ma sopratutto fino a quando non osservi le prestazioni dei compagni di squadra, tutti, anche e sopratutto quelle dei giovanissimi, eseguite con attenzione determinazione concentrazione e fatica. A quel punto non puoi fingere di essere li' per "fare una prova", macche' prova e prova, devi mettercela tutta! E cosi' faccio. Durante la competizione passo rapidamente attraverso esaltazione, timore, paura, sollievo. Ma in tutto questo "bailamme", per la prima volta, sono sicuro che per almeno venti centesimi di secondo buoni non penso a nient'altro che a fare quello che sto facendo. E mi diverto, mi sento come dicono gli anglofili, "in flow". Che ci sto a fare a quarantacinque barrette a una competizione di karate? Sto a godermi tutto: l'alzatina alle 5:40 Am, l'arrivare puntualissimi all'indirizzo giusto (ma nella città sbagliata), il condividere con i
compagni squadra il variegato arcobaleno di emozioni e di fatiche che una competizione offre e, se va bene, forse anche quei venti centesimi di secondo buoni di "kata e basta", che magari, competizione dopo competizione, col tempo e l'allenamento, potrebbero anche diventare anche trenta."

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