18 febbraio 2010

Cronache del bambù 2

La gara di Brescia, come avevo detto nelle “Cronache del bambù 1”, rappresenta la prima occasione di mettersi in mostra dei ragazzi della nostra palestra in rappresentativa ufficiale della regione Veneto.
Fierezza e orgoglio ci coinvolgono tutti e quattro, ma anche un senso di responsabilità non esattamente leggerissimo. Ed è così che il 28 di novembre 2009 sfideremo la forte compagine Lombarda.
Durante la trasferta i ragazzi stanno in silenzio ed io decido di non intromettermi nelle loro riflessioni.
Arrivati al palazzetto vengono presi in consegna da uno degli allenatori della rappresentativa regionale. Questi decide di lasciare la squadra ad affrontare il pre-gara da soli.
Approvo la mossa, anche per vedere il loro grado di maturità. Purtroppo, è proprio fin da qui, che il limite della squadra si rivela in pieno.
Dagli spalti li vedo che si guardano intorno come spersi, mentre la Lombardia non fa altro che provare pezzi di kata da portare in gara.
Più tardi mi confesseranno che la portata della gara li aveva presi alla sprovvista e abituati ad essere sempre pilotati dal sottoscritto si sono sentiti un pò spaesati.
In breve, siamo stati letteralmente bruciati da una Lombardia in perfetto possesso della gara, concentrata e determinata a vincere.
Io, munito di telecamera, macchina fotografica e quaderno di appunti ho assistito alla nostra debacle.
Rafforzato dalla nuova esperienza, dopo aver parlato con l’allenatore regionale, ho parlato con i ragazzi e stilato un nuovo piano di allenamenti.
Non me la presi più di tanto in quanto, uno degli scopi principali di questi test-mach è proprio quello di monitorare il grado di preparazione della squadra.
Tornati palestra abbiamo studiato in sala-video la gara ma soprattutto il pre-gara. I loro volti erano più che eloquenti e l’errore era stato capito in pieno.”..dacci un’alta occasione Maestro....” è stato quello che mi hanno chiesto. Era tutto ciò che volevo sentire.
Dopo due giorni mi giunge una telefonata....

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