25 gennaio 2011

Trofeo Veneto Fijlkam-Coni




Cari amici, comodamente addormentato sul divano, insieme al mio cane Asia, per non svegliare, come faccio ogni volta, quella poverina della mia compagna Francesca, il suono della sveglia alle 05.00 mi trova abbastanza pronto da accettare l’idea di alzarmi nel buio della notte. Buio che non è poi così pesto, dato che una bellissima luna, quasi piena, mi fa capolino dalla finestra e rende il momento passabile. Operazioni di lavaggio, colazione a base di caffè bollente e fumante, borsone già pieno e pronto dalla sera prima; saluto con un bacio i miei due amori, Francy e Asia. Non escludo che per un attimo la Asia abbia temuto che la volessi portare fuori a correre in piena notte, dato che ultimamente andiamo insieme a fare jogging alle 07.00. Nel cuore della notte avvengono i vari incontri con i membri della spedizione ( Gregory, Annalisa, Luca, Elia) e raggiungiamo insieme, completamente bardati fino alle orecchie, la macchina al tronchetto. Una cosa che ho sempre invidiato ai miei allievi è la possibilità di crollare poi a dormire, mentre io, l’indomito maestro, sono alla guida. Va beh, tanto so che dopo mi ripagheranno ampiamente di tutti i miei sforzi. E così infatti è stato! Elia e Gregory conquistano un meritatissimo bronzo nel kata, confermando di essere tra gli atleti più in forma del momento. Anche Luca Bertaglia ,il nostro veterano cintura blu porta a casa un bellissimo bronzo, che lo ripaga di tanta dedizione in palestra. Mentre il sottoscritto porta a casa un argento, dietro ad un ottimo maestro del Gojuryu di Rovigo, attuale campione del mondo di stile. La competizione di cui vi sto narrando è la prima tappa del Trofeo veneto, che per l’occasione ha visto la presenza di quasi 600 atleti provenienti non solo dal Veneto ma anche dalla Lombardia, dall’Emilia, dal Friuli,dalla Liguria e dalla Toscana, frutto di un’ottima collaborazione tra i vari Comitati Regionali. Per quanto riguarda il nostro reparto di kumite, posso dirmi sinceramente soddisfatto anche delle prove dei nostri due combattenti: Ingrid e John. La simpatica Ingrid, da poco arrivata alla nostra Società è alla seconda prova di kumite da competizione e sta già dimostrando tutte le qualità per poter diventare una validissima atleta di questo settore. Non solo si porta a casa un bronzo significativo nella categoria Senior, ma nelle fasi dei combattimenti mi ha dimostrato di non aver nessuna paura e di avere quello che gli americani chiamano il “ Killer istinct” , cioè quella capacità innata e praticamente inallenabile, se non si possiede già, di cogliere l’avversario nel momento suo più debole. In passato infatti, ho avuto altri validissimi atleti, ma senza quella capacità naturale di saper cogliere l’attimo sbagliato dell’avversario, non c’è praticamente niente da fare. Alla fine, Ingrid perde solo con la vincitrice del torneo, tenendole comunque testa e rifilandole dei giakuzuki che l’avversaria nemmeno vede. Brava Ingrid, andiamo avanti così! John, invece, parte letteralmente in sordina, per non dire male. Perde subito il primo incontro nella categoria junior. Io non dico nulla e lascio che l’atleta elabori da solo la sconfitta. Nei senior, poco dopo, parte all’attacco e brucia con velocità impressionante, sferrando pugni, ma soprattutto calci fulminanti, tutti gli avversari. Devo dire, ad onor del vero, che quando è cominciata la gara e ho visto il livello, non solo tecnico, ma anche atletico di tutti i concorrenti, di essere rimasto non poco impressionato. Di tutti i partecipanti, nemmeno uno si poteva considerare atleta” cuscinetto” cioè, quello più debole per la soddisfazione, peraltro magra, di passare almeno, il primo turno. Ogni passaggio sarebbe stata una guerra! E così infatti è stato. Solo un John al massimo è riuscito ad arrivare in finale, persa non tanto per incapacità, quanto per l’abilità sbalorditiva dell’avversario, in grado di cogliere due fondamentali momenti di calo di tensione del nostro atleta. Risultato finale: argento. Nonostante l’impressionante kermesse, la gara si è svolta in modo tranquillo, lineare e senza intoppi, rispettando anche tutti gli orari di partenza previsti. Il tutto grazie alla magistrale direzione dei coordinatori Paolo Manfrin, e Paolo Moretto. Un caro saluto a tutti e arrivederci alla prossima. Saluti, Christian Gonzales

Piccola nota: voglio esprimere tutta la mia approvazione per i piccoli Alvise Segalin e Giona Tomassetti, entrambi di appena 10 anni, che hanno cercato con tutto il loro coraggio e bravura di adeguarsi ad una gara di livello altissimo. Ricordo a loro solo questo: I vari John, Gregory de Elia, prima di cominciare a vincere, hanno dovuto perdere moltissimo. Ma sono sempre tornati in palestra ad allenarsi, a capire gli errori e a sistemarli. Come si suol dire, sbagliando si impara.

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